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PUBBLICAZIONI MENO RECENTI

 

Le opere dell'artista Enrico Debenedetti appaiono in diversi cataloghi, riviste d'arte e pubblicazioni private. 

PROPOSTE
di opere e di artisti

(1977)

Scrive Luciano Di Cristofaro: 

 

"Operando alla maniera di Faurtier, il giovanissimo pittore d'Arquata, Enrico Debenedetti (che si presenta alla Galleria OMC di via Brunello 88r), raggiunge una intensità di realizzazioni stilistiche, non nuove perchè sperimentate, ma di notevole forza suasiva. La sua ricerca materica a livello cromatico si affina, di tela in tela, perdendo peso a vantaggio di un discorso

tonale: vale a dire che gli

effetti ottenuti dal pittore

con l'agglutinarsi e

mesticarsi del colore,

diventano aggancio per

una combinazione

graduale di toni. in un

sovrapporsi e sostituirsi

lentamente che indica

anche il raggiungimento

di una dimensione più

spirituale. Allievo di

Fasce e di Cantatore, si libera da entrambi, subendo solo il fascino della "pittura,,, nel senso più attuale del termine stilistico. I contro-luce, i chiaroscuri con effetti compositivo-formali, sono, per forza di cose, meno visibili nella grafica, mentre godibili sono le prove pittoriche, specie alcune, liriche o rotte da oscurità impetuose." 

PRESENZE LIGURI
1° rassegan di arte contemporanea EXPO 89

(1989)

Scrive Carlo Guainazzo presidente Expo Fontanabuona: 

 

"Expo Fontanabuona, nel quadro del suo programma di evoluzione e rinnovamento, si caratterizza quest'anno, per una interessante iniziativa: "Presenze Liguri" -Prima Rassegna di Arte Contemporanea.

La notevole tradizione in questo ambito della nostra Regione, da sempre patria di artisti e crocevia di "incontri d'arte", ci ha spinti ad arricchire la nostra

manifestazione con

questo momento

culturale iniziando

una tradizione che

intendiamo sia destinata

a durare e a crescere nel

tempo.

Il livello di partecipanti

è per noi motivo di 

particolare 

compiacimento ed è 

inoltre il segno tangibile

dell'importanza che l'Expo Fontanabuona sta assumendo, spingendoci

ad un sempre maggior impegno di consolidamento e miglioramento dell'iniziativa."

 

OGNUNO COME SE STESSO

(1989)

Scrive Anna Nisi: 

 

"Influenzato dalla pittura di Paul J. Pollok, ha frequentato l'Accademia di belle Arti di Brera sotto la guida di maestri come Cantatore e Turchiaro, di cui gode la stima e anche l'amicizia. 

Questo artista, che lavora di notte, per il piacere di essere solo con se stesso, le sue tele, i suoi vissuti le sue memorie, è introverso e schivo, senza pretese ed ambizioni futili. 

Così lo ricordo fin quand'era uno scolaro alla Scuola Media, ma la sua personalità è ambivalente. 

Se si trova in un ambiente per lui appagante, dove l'arte è vita, tecnica, abilità, allora dialoga in modo sciolto e fluido, assume atteggiamenti disinvolti ed arguti. 

Nei suoi quadri ha superato le categorie precostituite, i condizionamenti aprioristici in favore di di una creazione istintiva e di una poetica che si rifà all'esistenzialismo. 

E' pittore dell'informale: ti sorprende e ti abbacina, ti fa vivere vulnerabilità e trionfi. 

Il cromatismo è in questa fase della sua arte, puntato tutto sul paesaggio, in una sintesi su tela di impressioni ed emozioni. 

E' anche scultore di rara bravura: qui gioca le sue abilità con un realismo schietto, con visi che sacralizzano o mistificano, che non riflettono mai, comunque, piatti stereotipi o conformismi generalizzabili. 

Amante dell'antichità, che esercita su di lui un fascino calamitante, collezziona con cura minuziosa francobolli e monete antiche. 

Dignitoso, corretto, disponibile, dipinge con slancio ed affezione, anche le immagini vivide baluginanti smorzate dalle colline piemontesi di cui è originario. 

NUOVA ARTE
Rassegna di Artisti e partecipandi al Premio Arte 1998

(1998)

Scrive Enzo Fabiani:

Tra i propositi che portano Paul Cèzanne a diventare lo straordinario

maestro che conosciamo, ci fu quello di "Rifare la Natura su Poussin": messo in pratica ovviamente con una passione dinamica che lo portò ben oltre il proposito stesso. Ora questo pittore sembra voler a modo suo seguire la norma cèzanniana, partendo tuttavia dall'impostazione di Van Gogh e di Gauguin. E non lo nasconde. Il suo discorso, tuttavia si è fatto personale nell'accentuazione del colore e nella forte struttura delle parti, fino ad essere se stesso, autorevolmente.  

 

 

 

ARCOBALENO DI EMOZIONI
 

(2002)

Scrive Federica Cuccinella: 

 

"Dipingerò...

Dipingerò

la tua vita

con i colori

dell'acrobaleno,

con fiori,

tramonti,

spiagge infinite,

infiniti orizzonti.

Legherò 

i tuoi sogni

alle ali del vento

ed in silenzio

........

li ascolterò

volare.

 

ARTE MODERNA
L'arte contemporanea dal secondo dopoguerra ad oggi.

(1989)

"Enrico Debenedetti viene presentato in questo catalogo tra i principali protagonisti dell'arte italiana dal secondo dopo guerra ad oggi, con le sue attività, le principali esposizioni e quotazioni."

 

 

DIZIONARIO ARQUATESE
Dizionario Dialettale di Arquata Scrivia

(2003)

Scrive Federica Cuccinella: 

 

"In copertina: libera interpretazione da una foto d'epoca disegno di Enrico Debenedetti.

China su carta, anno 1990.

Il Barchì, antico abbeveratoio e fontana demolito nel 1953."

 

ENRICO DEBENEDETTI
Il passato è presente

(2007)

Scrive il Prof. Natale Spineto: 

 

"Non è un caso che Debenedetti abbia scelto di confrontarsi con un tema, quello del treno, che era caro, tra gli altri, ai futuristi e che, nel loro sistema di valori, costituiva un simbolo del progresso tecnico e della realtà in movimento.

Un simbolo imbevuto di significati, positivi e negativi, un simbolo evocatore e contraddittorio, che qui diventa l'occasione per riproporre, con soluzioni e modalità diverse, la questione del rapporto tra forma e movimento. Ma un simbolo che non perde, nel ricoprire questo ruolo, la sua densità di senso, non abbandona il suo essere una componenete della nostra sroria, non ci da dimenticare il fatto che ha modificato il volto delle nostre città, ha ridefinito gli itinerari della nostra vita, è stato sede di aspettative e disillusioni, di proiezioni ideologiche- comprese quelle futuriste- e di speculazioni economiche."

 

ENRICO DEBENEDETTI
Pubblicazione sulla rivista Arte
numero 402

(2007)

 

ARCHITETTURA SACRA E DEVOZIONE NELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Cento chiese disegnate da Enrico De Benedetti

(2008)

Scrive Natale Spineto docente all' Università di Torino: 

 

"La sua formazione, i suoi interessi pittorici, la sua attenzione e attiva partecipazione agli orientamenti più attuali della ricerca espressiva contemporanea sembravano dover indurlo naturalmente a proiettarsi in un ambito di lavoro internazionale, quale è quello della città in cui ha studiato e in cui la sua attività di pittore professionista ha debuttato. Ma un temperamento schivo, alieno a ciò che costituisce, nel bene e nel male, la dimensione commerciale, mondana e anche semplicemente di scambio sociale del mondo dell'arte, unito alla direzione per così dire <<centripeta>> che ha assunto la sua ricerca personale, volta a scandagliare, vivendola intimamente, una patria che è interiore ed esteriore a un tempo, lo ha ricondotto al paese nel quale è nato, sicchè oggi lavora ad Arquata e a Tortona. Nelle sue terre ha trovato spesso i soggetti dai quali trarre ispirazione - anche per le opere informali, che nascono talvolta dalle suggestioni che gli vengono dalla natura - la tranquillità e la pace per le sue ricerche e i suoi esperimenti, lo stimolo inesauribile per nuove scoperte espressive, il punto di partenza - ma anche il luogo in cui tornare arricchiti - per viaggi anche remotissimi, che si sono spinti, volta per volta, lontano nello spazio, fino all'arte africana, o lontano nel tempo, fino al mondo dell'infanzia o a quello dei <<primitivi>>.

..." 

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